Sport
CONVEGNO NAZIONALE A FIRENZE, ESPERIENZE A CONFRONTO
L’evento, si svolgerà a Firenze al Palagio dei Capitani di parte Guelfa dalle ore 10,30 alle ore 16,30 ed è stato organizzato da ‘Sport 3.0 fondation’. Promosso dall’ ANG-Agenzia Nazionale per i Giovani esso è inserito nel calendario del semestre europeo della presidenza italiana.
L’ACU Toscana interverrà nella sessione 2Green path Lo sport “en the road”.
“Partecipiamo a questo convegno – riferisce la presidente dell’ACU Toscana Clara Gonnelli – per portare il punto di vista dei cittadini in un contesto sportivo e per dare anche continuità a quanto già avevamo affrontato negli scorsi anni attraverso il progetto europeo “Palestre Sicure”, approvato dalla Commissione Europea.
Riprendere in considerazione lo sport in un momento di crisi economica come quella che stiamo attraversando – prosegue Gonnelli – può significare lavorare per rafforzare, attraverso la costruzione di una rete integrata composta da vari soggetti portatori di interessi, l’inclusione sociale di cui lo sport può essere sicuramente portatore. I cittadini, in primis, debbono assumersi la responsabilità di farsene carico per rendere più vivibile il mondo che ci circonda”.
Les Européens, l’aide au développement et les objectifs du millénaire pour le développement
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Pour plus d’informations, consultez notre site internet: http://ec.europa.eu/public_opinion/
Europeans, development aid and the Millennium development goals
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L’IMPORTANZA DELLO SPORT E DELL’ATTIVITA’ MOTORIA
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Lo sport facilita la socializzazione
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Lo sport migliora la salute del cittadino e migliora quindi la salute pubblica
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E’ fondamentale rafforzare il ruolo dello sport nel campo dell’istruzione e della formazione
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Lo sport promuove il volontariato e la cittadinanza attiva
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Lo sport facilita l’inclusione sociale l’integrazione e le pari opportunità
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Lo sport facilita lo sviluppo sostenibile
ESTRATTO DAL LIBRO BIANCO SULLO SPORT – COMMISSIONE DELLE COMUNITA’ EUROPEE (Bruxelles, 11.07.2007)
2.2 Unire le forze per combattere il doping
Il doping rappresenta una minaccia per lo sport in tutto il mondo, anche in Europa. Esso mina alla radice il principio di una competizione aperta e leale, costituisce un fattore demotivant per lo sport in generale, mette quello professionistico sotto una pressione eccessiva, nuoce gravemente all’immagine del settore e minaccia seriamente la salute degli individui. A livello europeo, la lotta contro il doping deve far leva su una dimensione repressiva e su una sanitaria e preventiva.
4) Si potrebbero stabilire collaborazioni tra le forze dell’ordine degli Stati membri (guardie diconfine, polizia nazionale e locale, dogane ecc.), i laboratori accreditati dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA) e l’INTERPOL per scambiare in modo tempestivo e sicuro informazioni sulle nuove sostanze dopanti e sulle nuove pratiche. L’UE potrebbe sostenere tali sforzi attraverso corsi di formazione e costruendo una rete tra i centri di formazione per le forze dell’ordine. La Commissione raccomanda che il commercio di sostanze dopanti illecite sia trattato nello stesso modo del commercio di droga in tutta l’UE. Essa inoltre invita tutti i soggetti responsabili della sanità pubblica a tenere conto dei rischi per la salute dovuti al doping e si rivolge alle organizzazioni sportive affinché elaborino norme di buona pratica per garantire una migliore informazione ed educazione dei giovani sportivi per quanto riguarda le sostanze dopanti, i medicinali su ricetta che potrebbero contenere tali sostanze e i loro effetti sulla salute.
L’UE trarrebbe beneficio da un approccio meglio coordinato alla lotta contro il doping, in particolare se si definissero posizioni comuni nei confronti di Consiglio d’Europa, WADA e UNESCO e si procedesse a uno scambio di informazioni e buone pratiche tra governi, organizzazioni antidoping e laboratori nazionali. In questo contesto, è particolarmente importante che gli Stati membri diano un’attuazione corretta alla convenzione dell’UNESCO contro il doping nello sport.
5) La Commissione svolgerà un ruolo d’appoggio, ad esempio sostenendo una rete di organizzazioni nazionali antidoping degli Stati membri.